mercoledì 7 marzo 2012

quattro giorni al gelo di Mosca (3)




4- è l'ora di mangiare



Uno dei momenti più belli di tutti i viaggi è quello riservato al cibo, ai ristoranti, ai bar e così via.
Ed ecco che Molcin e mrs Quillery decidono di dedicare gran parte delle loro energie ospitali per soddisfare questa aspettativa dell'amico turista.



In effetti loro non sanno che il loro amico turista e (aggiungo) ospite, ama si il cibo straniero ma lo ama sopratutto se consumato nei locali di infima fama, popolari, malsani e ad elevatissimo rapporto quantità/prezzo. La qualità non è un parametro interessante



Essendo Molcin un vecchio e carissimo amico, ho subito deciso di rendergli note le mie esigenze, nella certezza che le assecondasse e le condividesse. Manco per sogno! Per motivi che mi sfuggono Lui mi ha subito umiliato dicendo che a Mosca questo schifo di locali non esistono. E se avevo questa intenzione potevo benissimo starmene a casa e mangiare a Ballarò.


Io allora gli hp risposto, che era lui in torto perchè nei romanzi di Dostojevsky questi locali ci sono e che sono molto frequentati dai personaggi dei suoi romanzi. E lui (Molcin) a ribattere che quello che ho letto si riferiva a San Pietroburgo e che comunque erano fatti di quasi 2 secoli fa. E che il treno per Pietroburgo partiva a pochi passi da casa sua. Se volevo.....


4 a - Ristorante georgiano
Cominciamo subito con il più originale. I ristoranti georgiani all'apparenza sembrano baggianissimi. Si entra e ci sitrova a 35 – 40 gradi, ma in una specie di enorme palcoscenico dove sono riprodotti ambienti esterni georgiani. Cortili, porticcioli, piazze con balconi e viuzze. Mentre si mangia (seduti ad un tavolo su un balcone finto che dà su una piazza finta) arrivano 4 anziani tracagnotti che cantano a squarciapetto 2 (proprio due) canzoni popololari georgiane. Urlano a tal punto che dopo dovranno riposare almeno mezz' ora prima di riprendere lo spettacolo. Dopo tre apparizioni non li vedemo più. Siamo molto preoccupati per loro e per le loro famiglie.
Nel frattempo i camerieri georgiani prendono le ordinazioni vestiti in coloratissimi abiti georgiani e si commuovono se un cliente chiede (ovviamente) che gli vengano servite pietanze con prodotti georgiani tipo del mar Nero. Quasi piangono e Molcin mi ricorda che tra Russia e georgia c'è una specie di guerra con conseguente embargo reciproco. Quindi niente ingredienti georgiani e niente pesci del mar Nero. Anzi si, ma solo sul menù. E questi poverini piangono ad ogni ordinazione. Ma è vita questa?



4b - Ristorante Margarita (foto 1)
Abbiamo già parlato del rione degli uomini colti che circonda gli stagni del profeta. Proprio lì c'è un delizioso ristorantino, 'interno arredato con legno caldo e rosso, che si chiama Margarita. Qui veniva a bere Bulgakov e per questo il nome ricorda il titolo del famoso romanzo del famoso scrittore. Dietro la porta, ad accogliere i clienti, un omaccione che ha come unico impegno quello di aprire la porta agli avventori prima che questi tocchino la maniglia.E ci riesce perchè sta lì con lo sguardo fisso al monitor della telecamera esterna in modo da anticipare la mossa di chi vuole entrare. Deve aprire prima lui dall'interno. Ci chiediamo: ma perchè? Forse che la maniglia esterna è pericolosa da toccare? ma allora perchè non cambiano la maniglia? L'omaccione è' sudatissimo e nervoso. E' un lavoro incomprensibile ma, riteniamo, di grande responsabilità e siamo contenti per lui e per la sua famiglia.




4c Ristorante sull'isola
Su un'isola sulla (anzi nella) Moskova c'è un ristorante super moderno dove si mangia quello che si vuole. Il ristorante ha grandi vetrate sul fiume ghiacciato e Molcin mi dice che da un momeno all'altro passerà una rompighiaccio. La rompighiaccio che vorrebbe farmi provare. Non in qualità di ghiaccio, ma di passeggero. Ma la rompighiaccio non passerà mai. Il ghiaccio è troppo spesso.Ma allora che minchia di rompighiaccio è!?
Comunque , visto il bel panorama che si gode dalla vetrina, decidiamo di avvicinarci alla vetrata e di sederci al tavolo panoramico. Non è possibile. Il tavolo panoramico è occupato. Anzi è prenotato da alcuni convegnisti. Che non arriveranno mai. In tutti i ristoranti moscoviti ci sono tavoli prenotati e vuoti. Molcin sospetta che siano tavoli scassati o con spifferi gelidi o puzzolenti e allora si inventano che sono prenotati. Che si mettono a spiegare questo o quel difetto? Manco per sogno. Basta un cartello: RISERVATO. E' una idea fantastica!




4d - a casa
Ed ecco che un giorno, dopo tanto girovagare Mosca Mosca, ci concediamo una riposante cena a casa. Ma mrs Quillery non ha intenzione di cucinare e Molcin, da buon marito, se ne fotte. Sanno di avere comunque l'asso nella manica . Crostini con salmone, burro e caviale e che caviale! Il tutto innaffiato da una bibita schifosa: il kvas.



4 e - sotto lo stradone sovietico un mondo.. sovietico
L'ultimo giorno di permanenza a Mosca i miei ospiti hanno la fiacca ed io decido di fare una passeggiatina solo soletto verso una direzione scelta a caso. Dopo pochi ettometri mi ritrovo immerso nella Mosca che conscevo, la Mosca sovietica: sovietici i palazzi, sovietici i negozi (ma dove sono finito, nel passato?) sovietici i sottovia. Questi ultimi pieni di vetrinette colme di inutili cianfrusaglie, locali bui e deserti dove (forse) si beve e si mangia nel modo sovietico che tanto ho amato. Ma non è l'ora per provare e non ho tanto tempo a disposizione. Comunque ho scopertoil bluff. Non è vero che Mosca oramai è come Parigi o Londra o New York. Ma quando mai!! Non è neanche come Bagheria! Mosca è sempre la solita affascinante megalopoli sovietica! Ma tengo per me questo pensiero, magari Molcin e mrs Quillery non se ne sono accorti e mi cacciano da casa.
4 f - Mac tutto e filo pub


Tornando a casa mi trovo nuovamente sulla ricca Arbat e mi accorgo che tutta la gente che non è per la strada è da Mac Donald. Entro, e mi ritrovo di fronte una folla gigantesca che pullula e consuma dai cappuccini alle pizze ai mac panini. E qui rivedo New York, Londra, Parigi e Bagheria. Ecco cosa si meritano i figli di Putin!
E che dire del bus blu sulla Arbat (foto 2) che è in effetti un pub dove ogni sera si esibisce un cantautore triste!

4e piatti tipici
Ma veniamo al dunque: che si mangia a Mosca? Mentre i moscoviti mangiano da Mac Donald, i turisti si dedicano alla cucina russa e solo loro oramai sanno quali siano i piatti tipici della Russia. Ossia Bleeny (tipo crespelle), Shasliky (tipo involtini ), zuppa di cavoli (tipo zuppa di cavoli), , Kvas , orribile bevanda dolciastra leggermente alcolica ricavata dalla linfa di betulla, e che non beve manco Putin e se la beve si capisce da dove viene tanta cattiveria. Io l'ho provata ed ancora a 15 giorni dall'esperimento provo dei leggeri conati di vomito al solo pensiero. Però credo di essere l'unico forestale (si, sono un forestale) ad avere bevuto una betulla! Fa schifo. Che ci fa se le bruciano?
Vietato, infine, parlare di birra russa (introvabile e disprezzata) o di vino sovietico. Viene solo dalla Georgia che è attualmente nemica della sacra Russia e così anche i turisti in russia devono adeguarsi e odiare i prodotti georgiani e bere nero d'avola Cusimano.


pippo vinci


P.S. sotto : esempio di bettola palermitana preferita dall'autore del racconto.. e della foto!





3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei un Giuda. E' vero che sei incazzato perché l'altro giorno ti ho arronzato al telefono ma stavo lavorando e avevo pochissimi minuti di tempo. La tua vendetta è in ogni caso squallida.
1 Non è vero che conosco solo la Russia dei ricchi e ignoro quella post sovietica. Nè è vero che tu mi hai mai fatto specifiche richieste. Ci scuserai se abitando per tre anni a Mosca evitiamo di mangiare ogni giorno rape e pesce secco e preferiamo vivere il più normalmemte possibile.
2 In ogni caso nelle bettole ci siamo stati. Piacciono anche a me. Hai dimenticato quella di Ismailovo? Hai anche bevuto una discreta birra russa e mangiato zuppetta insipida e cremine che ormai si fanno mangiare soli a i turisti nostalgici. All'uscita hai anche divorato una roba fritta nell'olio di macchina che più "post sovietica non si può".
3 I ristoranti che hai frequentato con noi non sono di lusso. Non ti ci avrei mai portato. Ma sono i posti frequentati dalla piccola borghesia emergente, quella che organizza le manifestazioni anti Putin e rischia la galera.Il Margarita, al di là dei riferimenti culturali, è anche il primo locale della storia sovietica autorizzato in forma di cooperativa giovanile nella Russia della perestrojka. Storico insomma. E hai mangiato funghi e patate alla russa e altre specialità russe. Il ristorante sull'isola è realizzato nel vecchio complesso della azienda docliaria sovietica "Ottobre Rosso". Un modo per vedere come tutte le strutture sovietiche vengono riciclate secondo un distorto modello occidentale.A proprosito assaggia il cioccolato "Ottobre Rosso" che ti sei portato e dimmi che ne pensi- la Infine il georgiano. Dai tempi di Lenin tutti i russi mangiano almeno una volta alla settimana inun ristorante gerogiano. Sono semore stati così. Il mio errore: portarti nel più famoso che è identico agli altri solo che costa dieci vole di più.
4 Errori veniali. Lo stagno è del Patriarca e non del Profeta.
5 Errori gravi. Il kvas non è derivato dalla betulla. Non fidarti di wikipedia. E ora come ti metti? Tutti i riferimenti al tuo essere un forestale? In realtà il kvas viene fatto lasciando fermentare le fette di pane di segala. C'era pure il disegno sulla bottiglia che ti sei bevuto. Ti ha fatto schifo ma ti assicuro che d'estate, quando qui il caldo è intolerabile, ha un suo perché.Infatti vende molto di più della pur amatissima Coca Cola.
6 Mia moglie non aveva voglia di cucinare. E' vero. Su questo hai ragione.Quando è tua è tua. Ma appunto ti avrebbe fato la pizza, la pasta con i broccoli arriminata e le arancine. Non credo che sarebbe stato molto istruttivo.
7 Concludendo. I veri posti "sovietici" sono quelli per turisti. Ti ho risparmiato un certo Petrov dove si mangia malissimo, il servizo fa schifo, ed è sempre "appena finito" tutto quello che ordini dal menù. E' frequentato dai veri ricchi di Mosca che lo trovano una sciccheria. I russi medi e medio poveri, mangiano spaghetti al tonno cucinati nemmeno tanto male. Bevono vino da taverna italiano, anche quello in cartone. Della tradizione conservano soprattutto il borsh, gli shashliki di qualunque cosa (pecora, salmone, manzo) e tutte le varianti eccellenti di pesce conservato.
Adesso torna che ti metto a dormire sul balcone. E sul divano rotto.
Molcin

Anonimo ha detto...

SEI TENERO....MOLCIN...

Anonimo ha detto...

e sappi che la pasta con i broccoli arriminata mi viene veramente bene. tiè!

mrs Quillery.