sabato 3 aprile 2010
11. Caballo viejo
Caracas 30 Marzo 2010
Ieri con mia figlia, siamo andate in campagna. Abbiamo affittato un grande rustico 4x4 e siamo partite con CD, aria condizionata e sentendoci superricche.
Dovevo andare dall’avvocato a firmare dei documenti. L’avvocato è un “macho” di mezza età, con una panciona piena di birra e di cose fritte ed è appassionato di uno sport, molto praticato in quella zona chi si chiama: “toros coleado”. Si tratta di un violento e crudele sport: i cavalieri a cavallo rincorrono un toro e devono afferrarlo per la coda. Il toro poi finisce per terra trascinato, e spronato dal pubblico.
Io non l’ho mai visto e neppure voglio vederlo. La gente beve un sacco di birra, ron ed altri tipi di superalcoolici. Tutti hanno dei “sombreros” come i cowboys, anche le donne. In quella zona si ascolta la musica della pianura” llanos”. Ci sono delle orchestrine formate da: arpa criolla, cuatro (chitarra a quattro corde) e maracas e poi c’è la voce che quasi sempre è maschile solo che contrariamente al concetto del machismo, i cantanti si mettono una voce stridula e fina.
Questa musica a me piace moltissimo perché mi ricorda campi aperti dove non c'è niente tra te e l'orizzonte ed aldilà c'è un altro orizzonte ed un altro ancora: all’infinito. E poi ci sono gli allevatori di bestiame che, a cavallo, seguono le mandrie di mucche. La cosa più triste della nostra gita, è stata vedere i fiumi completamente asciutti.
>Non era mai successo, ed adesso che ci sono le vacanze di Pasqua, andare al fiume era uno dei passatempi preferiti per tutti.I fiumi, per i venezuelani sono luoghi importantissimi. In genere vanno verso tarda mattinata con donne, bambini e nonne. Si mettono dentro l’acqua mezzi dentro e mezzi fuori e stanno fino a tarda sera. I bambini giocano dentro l’acqua, gli uomini bevono e bevono alcoolici, le donne preparano il “sancocho” (vedi numero precedente), e si raccontano i “gossip” del paese: quello sta con quell’altra, quella gli ha fatto le corna, eccetera.
Lacqua del fiume è caldina e ai bordi ci sono alti alberi pieni di fiori. Nel fiume succedono anche altre cose: ci sono riti magici, battesimi legati alla santeria, si fuma il tabacco, ci si spoglia dai cattivi spiriti, si rende onore a Maria Lionza, la dea delle acque ed alla sua corte. Nel fiume ci si lava, nascono nuovi amori e ne finiscono altri.
E poi, il Venerdì santo è il giorno più propizio a questi riti! Caracas è deserta,niente traffico e l’aria pulita. Moltissimi al mare, altri a Miami che è il sogno della classe media venezuelana,
altri a Merida sulle Ande e quelli che sono rimasti in città come me, si contentano del Parco Miranda, di vedere dei film in DVD, di salire sull’Avila o andare a qualche processione Pasquale.
(alessandra vassallo)
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