sabato 20 febbraio 2010

(24) il commissario Cardascio e lo spillone insanguinato


CAPITOLO XXIV
Palermo? Può essere.

- Guarda che è solo un’impressione. Non c’è, assolutamente, niente di sicuro, perchè quello non fa mai capire cosa veramente gli passa per la testa. Però, mi è sembrato più disponibile, più rilassato. Pensa che si è anche messo a ridere.
- Allora è vero che ci hai parlato di nuovo?
- E che dovevo fare? me lo dici tu che altro potevo fare?Per come si è messa la situazione, ormai, il coltello dalla parte del manico ce l’hanno loro.
- Io davvero non ti capisco. Certe volte parli come se conoscessi solo tu come veramente stanno andando le cose.
- Ma se sai tutto! La verità è che non ragioni, questa è la verità. E sforzati ogni tanto! Ci devo tornare un’altra volta? Maledettissima lettera anonima! Ci ha fottuti quel cornuto! Lo sai che sono pure arrivato a pensare che la lettera l’hanno scritta loro?
- Non dire minchiate. Non ce li vedo a fare certe cose.
- E qui ti sbagli! Ti lasci abbindolare e non ragioni. Ti pare che dopo tutto questo tempo contino ancora così, solo per quello che predicano? Sei proprio un cretito, lasciati pregare.
- Certo, lo scienziato sei solo tu. Ci manca solo che mi vieni a dire che anche quelli che gli hanno ammazzato facevano intrallazzi come tutti.
- Dio ce ne scampi e liberi, santi uomini erano quelli là. Forse, un poco ingenui e sprovveduti, ma santi cristiani. Però, però non è che ci sono solo quelli là. Questo dovresti saperlo pure tu.
- Non darmi del babbasone più di quello che sono. Certo che lo so, ma da questo a dire, come fai tu, che arrivano a scrivere lettere anonime alla questura ce ne corre.
- Vuoi riflettere un minuto, un minuto solo? Me lo fai questo favore?
- Amunì, come la fai lunga. Devi dire qualche cosa? E dilla e così la finiamo una volta e per tutte con questa discussione.
- Stammi a sentire e non parlare, mi raccomando! Allora, prima che arrivasse quella fottutissima seconda lettera, che cosa sarebbe successo al progetto?
- Beh, lo capiscono pure i picciriddi: che se, puta caso, veniva fuori che l’ omicidio del ragioniere c’entrava in qualche maniera, si bloccava tutto e ce ne sarebbe voluto di tempo per farlo ripartire il progetto.
- Bravo, lo vedi che quando ti ci metti ci arrivi pure tu? Bene, andiamo avanti. E noi, se si bloccava tutto, ci guadagnavamo sì o no?
- Certo che sì!
- Bravissimo! E ora, invece? Ora che, come mi dici tu stesso, le indagini si stanno per chiudere su quell’altra pista, quella della frociaggine di Impallomeni? Che succede ora?
- Ah, ho capito.
Gli si legge distintamente negli occhi che, finalmente, ha chiaro dove stanno andando a parare le cose. Esattamente come in un film degli anni cinquanta, ce l’avete presente? Allora si usavano spesso questi trucchi. Che ne so, una donna veniva pugnalata e la macchina prima ne inquadrava il viso per poi zummare sugli occhi dell’attrice. E negli occhi della morente si riusciva a scorgere in modo confuso una sagoma, un dettaglio che rivelava solo al detective chi fosse l’assassino. Col nostro personaggio è andata esattamente così, in quel luccichio d’occhi si è intravvista una stretta fascia colorata. Sicuramente i colori erano più di uno, però la visione è durata solo un attimo. Poco, troppo poco, per dire quali.

Questi qua almeno dicono pane al pane e vino al vino. E’ chiaro che ci sono immischiati fino al collo e che ci hanno pure il loro interesse. In più, non sembrano molto contenti della piega che, a loro dire, starebbero prendendo le indagini. Cardascio è sempre il solito, non ci dice mai niente. Oppure questi ne sanno pure più del commissario? Vallo a capire. Visto, però, che l’abbiamo nominato, mi pare il caso di andarlo a cercare questo benedetto poliziotto.

fine della 24^ puntata
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ogni rifermento a fatti realmente accaduti
o a persone realmente esistite o esistenti
è puramente casuale...

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