venerdì 29 ottobre 2010

Il Marocco in due per due (1° giorno)

venerdì 8 agosto 1997 - Casablanca

Siamo in albergo (El Kandara) e stiamo pianificando il nostro tour. Sulla carta tutto sembra visitabile in pochi giorni e così si decide di non tralasciare nulla. Visiteremo ogni pozzo, ogni medina ed ogni oasi finora conosciuta in Marocco.


All'aeroporto la AVIS ci ha consegnato una Renault 19 tutta nuova e tutta nera. Ideale per un posto caldo come il Marocco in pieno Agosto nell'anno del Nigno. "Sicuramente non daremo nell'occhio" - Abbiamo pensato -. Ed ecco che , invece , la polizia ci ha subito fermati chiedendoci il pizzo: 10.000 lire.

Ore 19.30 dalla grande Moschea Hassan II urlano ! E' la preghiera della sera.

Alle 20,45. Arrivano i primi colpi al nostro orgoglio di viaggiatori provetti. Il ristorante Nesma , trovato subito come se lo conoscessimo a memoria, si è trasformato in bar e non fa più da mangiare. Pensiamo che troppi lettori della Lonely Planet andavano lì per cenare e loro si sono scassati la minchia di cucinare per tutta questa gente. Abbiamo tentato di trovare il ristorante Las Delicias . Ma al suo posto esiste oggi solo una enorme voragine circondata da un muro. Cominciamo a perdere la fiducia verso la nostra guida e verso chi ce l'ha consigliata (Paola ndr)


Qui nel Marocco del nord gli indigeni non sembrano molto svegli e da pochi fatti già accaduti comprendiamo che ogni impresa , anche la più semplice , come trovare un indirizzo, si trasformerà in avventura: è molto eccitante

All'angolo di rue Ghali Ahmed (per esempio) abbiamo chiesto ad un passante se sapesse indiarci rue Ghali Ahmed appunto; gli interrogati, ridendoci in faccia, sostenevano che tale via non esisteva. Eppure sopra la loro testa c'era chiara la scritta Rue Ghali Ahmed !

E poi, di fronte al ristorante Le Cardinal abbiamo chiesto ad un elegantissimo vigile se sapesse darci qualche informazione per raggiungere il ristorante davanti cui egli faceva servizio da almeno 5 ore. Non ne sapeva niente.


Di fronte al suo sbigottimento lo abbiamo informato che la locanda si trovava proprio nelle vicinanze di Place Nations Unies al centro della quale egli si trovava in quel momento con noi . Il vigile ha pure negato l'esistenza di questa piazza. Improvvisamente il furbone, dietro indicazione di Pippo, vede l'insegna del ristorante di fronte ai suoi occhi increduli e con molta professionalità ci indica soddisfatto il posto da noi cercato. Lo abbiamo mandato a caGare e ora stiamo aspettando les brochettes d'agneau.

Un'ora fa un negoziante sosteneva che il n. 168 fosse dispari.


Pippo non perde tempo ed è subito all'abbordaggio . Vuole confondersi con gli avventori del posto e quindi fraternizza con un tunisino alcolista ubriaco e fetido. I due non si intendono e quindi comunicano con manate sulle spalle e givemefives arabi.

La serata si preannuncia piccante , soprattutto per il peperoncino nelle olive.

Elio ha scelto bene : brochettes. Pippo è rimasto fottuto . Il tagine d'agneau e mandorle è un ammasso di grasso immerso in una brodaglia marrone su cui galleggiano mandorle usate.


Tornati in hotel si decide di cominciare a fare i signori. Vogliamo ordinare la colazione in camera per l'indomani. C'è l'apposita carta da compilare a appendere fuori dalla porta. Pippo dice che la carta è fatta male e che non si capisce niente. Il cliente è trattato male!



Elio difende la sua categoria e dice che il cliente è un ignorante . -" Noi (gestori ndr) facciamo di tutto per progettare queste schede venendo incontro alle esigenze dell'utente che reagisce sempre da ingrato e analfabeta " -. Comunque, la compiliamo a modo nostro. Staremo a vedere.

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