venerdì 9 aprile 2010

12. la magia della natura


“In ogni angolo, sotto qualsiasi albero solitario, dietro il sasso più anonimo, si può nascondere il mistero.Venezuela è la terra dello stupore, territorio dell’ irreale e del meraviglioso.
Dapertutto ci sono dolenti ombre di eroi e villani, fantasmi e terribili apparizioni.
Ci sono alberi che ridono, serpenti giganteschi, pozzi che nascondono segreti, gente capace di
trasformare il suo spirito in un giaguaro o in un uccello mitologico.Il nostro paese è pieno di credenze, leggende ed aneddoti sul soprannaturale.”

Diccionario de fantasmas, misterios y leyendas de Venezuela”

Mercedes Franco

Ed è vero.
Quanti racconti ho sentito da quando sono arrivata! Racconti di fantasmi di soldati spagnoli che di notte vivono furiose battaglie contro gli Indios nelle valli di San Sebastian, apparizioni di
fuochi fatui che improvvisamente spuntano dalla terra. Per non parlare di tutte le visite di extraterrestri in vari luoghi del Venezuela, Anche io ho visto una notte, insieme a degli amici, e
c’era anche mia figlia, uno strano oggetto che volava nel cielo ed era molto luminoso. E’ pure spuntato il giorno dopo sui giornali e nessuno ha capito cosa fosse.

Un giorno, in campagna, siamo andati con una jeep in cima ad una montagna, in un posto molto selvaggio. C’era un grande fiume, alberi di banane ed una vegetazione completamente tropicale. Lì in mezzo c’è una piccolissima cappella piena di fiori e di candele.Lì si venera una pietra.
Dicono che questa pietra cresca, ed è miracolosa ed attraverso di lei si vede l’immagine della Vergine. Ogni anno un prete va a dire la messa.

E poi c’è Jose Gregorio Hernandez, forse è il Santo (ancora non santo) più amato dai Venezuelani. Assomiglia a Charlot. Era un medico buono e fu ucciso dall’unica macchina di Caracas ai primi del 1900.C’è in corso un processo di beatificazione, ma è stato superato da Madre Teresa e Escrivà de Balaguer.C’è Maria Lionza, la “diosa” delle acque, che vive sulla montagna di Sorte in mezzo alla selva, cavalcando una danta (tapiro), migliaia di fedeli si recano presso la montagna dove si svolgono riti di purificazione, si fuma il tabacco e i medium sono posseduti dagli spiriti.

Maria Lionza ha varie corti, dalle più alte a quelle più basse.Delle sue corti fanno parte: indios, negri, eroi, tra cui Simon Bolivar, persone normali, anime del purgatorio e persino i malviventi che hanno diritto anche loro a redimersi.Gli indios vivono in contatto con la natura, le loro credenze sono legate ai fiumi, alle piante, alle montagne, alle pietre.

Gli sciamani curano e sono gli intremediari tra la loro gente e gli spiriti o i morti. In molte tribù gli sciamani usano una droga che si chiama Yopo e che si soffiano nelle narici con una cerbottana.Ho assistito ad una iniziazione di bambini di una tribù di indios Panare. Le donne tutte tatuate e i maschi colorati e pieni di piume. C’era pure un prete salesiano che, ormai completamente integrato, usava un perizoma.Simpatico!

Sull’Avila vivono i Maestri ascesi, che sono spiriti guardiani.Come si fa a non tenere conto di tutte queste storie? Ad alcune ci credo anch’io e confesso che non è niente male pensare che c’è sempre qualcosa o qualcuno magico vicino a te.Quando vengo qui, non posso fare a meno di tenerne conto, i racconti mi affascinano, a volte mi fanno un poco di paura, però mi sembra
così normale vivere considerando animato tutto quello che ci circonda.Dicono che anche Chavez sia un seguace della santeria Cubana!

(alessandra vassallo)

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