giovedì 15 marzo 2012

Palermo, dove per mangiare si paga poco (1)


1. Da Francò (o Fangò)- via Enna 8, Palermo
(il locale ha chiuso i battenti nell'anno 2014)

La bettola di Franco Scalavino è aperta dal 1970 e state certi che, da quella data, non ha subito alcuna modifica. Il quartiere è di quelli buoni (siamo nella zona di via Catania alta ) ed è questo uno dei motivi per cui una locanda di questo tipo viene poco frequentata. "Na vota ci vinianu l'operai ca facianu i mastri pi chiddi ricchi ora cu sta crisi un travagghia cchiù nuddu, l'operai sparieru..e un travagghiu mancu ìu!" * (vedi traduzione in fondo al post)

Arrivati in via Enna 8 non vi accorgerete di essere davanti alla bettola. Niente insegna, due botti posteggiate sul marciapiede, una saracinesca chiusa per 1/4 e tante casse di birra che ostacolano l'ingresso.

Dentro, in un unico ambiente, 4 tavoli con panche di legno, coperti da cerate a fiori dai colori sbiaditi. Attorno a voi c'è... di tutto: bottiglie vuote, televisore vintage, radio anni ' 60, ancora casse di birra sparse ovunque, statue di santi e beati, stampe retrò, caricature con fumetto, mensole con boccali ca fannu scena ed una gigantesca riproduzione di una banconota da 100 mila lire appesa alla parete, un frigorifero Indesit proprio all'entrata, che custodisce gli ingredienti deperibili. Tutto appare..... sbiadito e grigio. Uno spettacolo da non perdere. C'è persino un vassoio con uova sode e sale, pret a porter.

Se deciderete di restare, sedetevi al tavolo e Franco vi elencherà i piatti del giorno: non estiste un menù alla carta, tutto dipende da come si è svegliato Franco. Se si è svegliato bene potrete gustare, tra i primi, la classica carrettiera, la bolognese rossa o in bianco, la pasta con la glassa (con o senza carne) , con i broccoli arriminati, con pic pac o una semplice sugheppiselli. A volte pure con vongole e salsa. Se siete fortunati la pasta sarà al dente, ma se è un po' tardino, niente timore , alla vostra richiesta Franco cucinerà gli spaghetti freschi freschi per voi. Basta pazientare un po'.

Nell'attesa potete spizziculiare acciughe ed olive. Tra i secondi polpette con piselli, bollito, spezzatino, sasizza al sugo, fegato, arrosto panato, cacòccioli (carciofi) in umido o alla viddanedda. Ma attenzione, se avete delle preferenze avvisate Franco il giorno prima. E per avvisarlo dovete proprio andarci, il giorno prima , perchè da Francò non c'è telefono (fisso o mobile che sia). Il venerdì, ovviamente, pesce : Franco arroste (arrostisce) sgombro, pesce palumbo. Poi baccalà e merluzzo, Tonno ocn cipolle, vugghioli fritti
Se siete molto, ma molto fortunati, potrete anche gustare quelle che lo stesso Franco ritiene essere le sue specialità: polpettone(di carne) e polpette di sarde. Il tutto accompagnato da vino da taverna della cantina Abbate, Birra Forst o Bavaria, acqua, coca cola.

Mentre Franco cucina (e lo potete pure vedere nella piccola cucina ... aperta al pubblico) , potrete conversare con un personaggio che sicuramente troverete seduto ad un tavolo mentre beve e fuma sigarette ca' si fa' iddu stissu. E' una fonte inesauribile di informazioni, racconti e sentenze sulle trattorie palermitane, ma non solo. Interrogatelo su tutto, risponderà su tutto con acume e linguaggio forbito. (di spalle nella foto 2)

Alla fine del pranzo, se non sarete pienamente soddisfatti per la qualità, lo sarete sicuramente per il prezzo. Che non supera i 8 -1 2 euro per un pasto completo.

Tra i personaggi che hanno frequentato il locale Franco ricorda con orgoglio Toti e Totino, Gigi Burruano e Tony Sperandeo.

Il locale è aperto tutti i giorni , tranne la domenica, dalle ... 10 alle 16. E potete recarvi lì anche soltanto per farvi un bicchierino. Una volta qui era il regno del tocco di birra. E Franco lo ricorda con le lacrime agli occhi. Lui era un campione!
Insomma, andare da Fangò non è solo iri a manciari, ma un' emozionante esperienza .... unica!

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*Una volta venivano gli operai che facevano i muratori per i ricchi, ora con questa crisi non lavora più nessuno, gli operai sono spariti e non lavoro neppure io

Pippo Vinci, Laura Picone, Alberto Pioppo


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottime informazioni.

Da provare.

Anonimo ha detto...

Ci sarò passata davanti centinaia di volte, ma mai avrei pensato che fosse un posto così "oltre ogni aspettativa"....mi hai fatto venire voglia di tornare da quelle parti e andarci ...
r.

Anonimo ha detto...

Questi sono i posti che preferisco.mangiare casalingo e senza tante pretese