mercoledì 27 settembre 2017

Laura ci racconta ... la Storia Patria


Palermo è una città ricca di storia , di fascino, di folkore e di cultura. La storia è quella che è. Anzi è quella che è stata, non scalfibile come il diamante; il fascino resiste: ogni angolo della città ne dispensa  oggettivamente e soggettivamente; il folklore incalza e stordisce il visitatore. 
E la cultura? 
La cultura invece soffre e si esaurisce ogni anno sempre di più. La cultura di una città  è come una pianta perenne. E’ li pronta  ad accompagnarti per sempre, ma ad una condizione: la devi curare, innaffiare, accudire.

Palermo, purtroppo, perde ogni anno foglie e rami della sua pianta perenne. La cultura a Palermo si spegne lentamente. E una dei sue utlime foglie avvizzite è la Società Siciliana per la Storia Patria che ha definitivamente interrotto le sue attività  lo scorso ottobre per mancanza di fondi

Una storia che è iniziata nel 1873 anno in cui fu firmato lo statuto da celebri soci fondatori fra i quali ricordiamo Isidoro La Lumia, storico, Giuseppe De Spuches, noto grecista, Raffaele Starrabba, paleografo,Luigi Sampolo e tanti altri i cui nomi sono noti a tutti i palermitani (anche i meno colti)  non fosse altro per le trafficate vie ad essi dedicate.

Della sua storia, dei suoi successi e del suo triste declino ci ha parlato Laura Fatta del Bosco, ultima illustre bibliotecaria,  per amore della cultura e per passione.

Laura ci ospita nella  accogliente casa in Largo degli Abeti a Palermo. Con lei un  caro amico, Federico, suo figlio, nonchè estroso e consigliabile compagno di viaggi. E’ lui che ha organizzato l’incontro per gli amici della Trazzera.

La storia d Laura comincia dalla fine: non ci sono più soldi per mandare avanti la struttura. Ma di soldi, in effetti, ne servirebbero pochi. Appena quelli necessari per il modesto salario di 4 dipendenti (ora disoccupati) , per le pulizie e per le utenze quali luce, acqua e telefono. In verità servirebbero anche quelli per il costoso e laborioso restauro dei libri, ma tenere aperto il museo-biblioteca era ed è la priorità.

Laura offriva gratuitamente il suo servizio all’interno della struttura da 27 anni svolgendo l'impegnativo compito di bibliotecaria e dedicandosi con passione e competenza alla cura ed all'arricchimento della imponente raccolta di volumi preziosissimi alcuni dei quali risalenti al XVI secolo.

La società aveva (ed ha) sede presso l’ex convento di S Domenico adiacente la monumentale ed omonima Chiesa che fronteggia la piazza da cui, tra l’altro, si apre la via che porta allo storico mercato della Vucciria.


Laura ci racconta che l’enorme mole di testi accumulati nei 140 anni di vita della Società erano frutto di intensi scambi con le più prestigiose biblioteche di tutto il mondo nonché dono di illustri e facoltosi appassionati. A volte era pure necessario utilizzare le quote dei soci per acquistare libri indispensabili , unici , storici appunto!

la Biblioteca della Societa per la Storia Patria
La biblioteca era frequentata da studiosi, uomini di cultura, studenti. A tal proposito Laura ci racconta come abbia  dovuto spesso faticare per educare giovani studenti al rispetto verso quello che il luogo rappresentava.

Niente vistosi decolté, niente cibi o  bevande durante le consultazioni. E silenzio assoluto per il rispetto dovuto agli altri frequentatori della biblioteca. La concentrazione, il decoro del luogo e la salute dei testi prevalevano su qualsiasi forma di irriverente libertà di usi e costumi. Le incomprensioni che nascevano , Laura riusciva poi a trasformarle in reciproca stima e sincero rispetto per il luogo e per la cultura.

Ma la storia potrebbe non essere conclusa. Laura spera nella rinascita della gloriosa Società. Un magnate, una istituzione pubblica, un semplice palermitano affetto da sano filantropismo potrebbe ancora, e con poco, ridare acqua alla pianta appassita. 

Ma se ciò non dovesse avvenire nel breve periodo, il timore è che qualcuno potrebbe approfittare dell’abbandono e dell’oblio per impossessarsi dei tesori (in)custoditi. 
E' questa la più grande paura della signora Fatta del Bosco bibliotecaria della Società Siciliana per la  Storia Patria.

Prima di salutarci, Laura ci dà quindi appuntamento per la prossima riapertura. E noi non vediamo l'ora!

pippo vinci