A Sara
"Occorre esercitare l'arte di allentare la presa, pur
continuando a ritenere cara la Vita e ad amarla"
Enzo Bianchi
La voce di donna ha il timbro limpido del canto e il profumo muschiato dei ruscelli di montagna, di quelli che scivolano saltando di sasso in sasso, compiendo minuscole curve nel piccolissimo letto d'acqua, inerpicandosi coraggiosi sulle pietre più grandi, accelerando spavaldi nelle discese, inoltrandosi audaci nell'umidità fitta e nel silenzio verde dei boschi alpini.
La voce di donna inattesa sbuca fuori dal cappuccio candido del
saio colore della panna fresca, supera le luminose e leggere travature della
chiesa si solleva tra le particelle dell'atmosfera attraversa le mansuete
colline delle langhe, raggiunge la montagna e la valle del cuore degli
uomini
" Perchè ti rattristi, anima mia. Perché ti agiti in me?
Spera in Dio. Io ancora potrò lodarlo".
La ripetizione della parola del mitznoor è lavoro
di scavo, effetto di onde che si seguono nell’anima, libera la totalità e la
potenza della parola divina contenuta nella Torah. La Storia non è la Memoria, ma la Parola. Piove, quando arriviamo
Accanto al monastero la piccola fontanella. L’acqua libera le
emozioni, lascia fuoruscire spontanei i sentimenti
L’ albero nel prato verdissimo è vecchio, frondoso: sotto i suoi
rami antichi, sediamo e discutiamo.
Il Tempo diviene evento in cui l’alterità si dona, incontra
l’altro, contiene la relazione, impegna la nostra umanità da cima a fondo:
"Agape", l'amore di Dio si avvera solo attraverso l'amore dell'uomo.
Sediamo sulla terra, un’estensione di noi.Il viale lungo e diritto, interpuntato di grossi massi chiari
conduce ad una minuscola chiesetta del XI secolo, quasi la Porziuncola,
semplice e disadorna, altissimo il campanile si allunga a sfiorare il cielo: le
campane chiamano il Signore
Come cervo assetato, il passo incerto e spesso fallace, l'Uomo
percorre l' esilio della Terra, nella malinconia e nell'assenza. Sovente viene
attratto da idoli: il potere di fascinazione del Nulla
sperimenta il peccato, il male, la scoperta della Via della
Morte, le lacrime esprimono la materialità della sua anima. E dunque occorre scegliere: la scelta é l'Amor Maior, il libero
arbitrio, una conoscenza di sé più netta e realistica, sincera. Per via di
conoscenza, provvidenza, liberazione, alleanza, troveremo la Via della Vita
“Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo a un cuore
sapiente”Salmo 98
La fiducia divenga centro spirituale: io non ho paura, io non temo
la paura della paura: Tu sei con me. Dall’alleanza dei sensi, attraverso il cuore, sede della vita
conscia, e i reni, dell'inconscio, si perviene all’intuizione di un
significato: l’unità della persona modula il dualismo tra spirituale e
materiale. Nulla di spirituale é possibile nell’uomo, se non nel corpo, e
attraverso il corpo
La Luce ci porta a scorgere la nostra Ombra, ogni cosa è buona se
accolta con rendimento di grazie, ma a patto di un lavoro di pulizia del
proprio ego. Nel movimento avvolgente della polarità morte-vita, nella
dimensione spazio-tempo del cadere e del rialzarsi, viene chiarita la fatica
della creazione, imperativo l’obbligo dell’appropriazione e l'approfondimento
della conoscenza di Dio.
La preghiera é la risposta dell’uomo alla parola di Dio, é parte
di quel cerchio ermeneutico che dal bacio di Dio, arriva all’uomo e rimanda a
Dio con la preghiera. Direttore d’orchestra, Dio convoca uomini e Natura per una
sinfonia armonica di bellezza, un grande concerto . L’opera delle nostre mani divenga salda; la mortalità é limite,
che però dà forma”
“Dio ha creato l’uomo, ha creato il tempo: nel tempo noi siamo,
diveniamo, viviamo”
Sant’Agostino
“Frema il mare e quanto racchiude la terra e quanti l’abitano,
applaudano i fiumi, acclamino i monti il Signore che viene per governare la
terra”.
Nel sogno, il linguaggio del divenire
"Se così fosse, che viviamo solo una
piccola parte della nostra vita, cosa succede al resto?"
Post
Scriptum dell’autrice: il pezzo ha fine qui, la mia esperienza continua
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