venerdì 10 aprile 2009

la Vucciria al cinema Lubisch. Un palermitano non può non vederlo


Pippo Basile, che da cinquant’anni prepara “pani c’a meusa”, Claudio Di Giovanni, che di giorno vende il polpo bollito in piazza e la sera fa l’animatore in discoteca, sono due dei protagonisti di “Vucciria”, del regista tedesco Markus Lenz.

Il documentario, girato per le strade e tra la gente del famoso mercato palermitano, è attualmente in programma al cinema Lubitsch di Palermo, nell’ambito del decennale di vita della sala di via Guido Rossa a Bonagia.

Prodotto dal Goethe-Institut Palermo, “Vucciria” presenta, attraverso le voci di chi ancora ci vive e lavora, la storia e la situazione attuale di uno dei quartieri più antichi del capoluogo siciliano. Un luogo che ha perso le voci, i colori, il fermento di un tempo (documentati nel presenta, attraverso le voci di chi ancora ci vive e lavora, la storia e la situazione attuale di uno dei quartieri più antichi del capoluogo siciliano.

Un luogo che ha perso le voci, i colori, il fermento di un tempo (documentati nel film dal famoso quadro di Guttuso e dalle vecchie foto dei protagonisti), per diventare negli anni un triste esempio di degrado edilizio, igienico e sociale. Case, ormai pericolanti e abbandonate, i rifiuti ammassati nei vicoli deserti, dimenticati dall’amministrazione comunale.

E tuttavia la Vucciria continua a parlare: ricorda quando la gente, proveniente persino dalle zone più lontane della città, si accalcava davanti alle bancarelle per acquistare i prodotti freschi. Parla degli anni del boom edilizio e del sacco di Palermo, quando il quartiere fu svuotato e i suoi abitanti trasferiti in periferia. Parla delle responsabilità e delle irresponsabilità che hanno prodotto il degrado.

La Vucciria che ci appare attraverso l’occhio di Markus Lenz è tutt’altro che immobile e cristallizzata. Attraverso le voci di chi la vive, diviene un riflesso di tutti quei processi di cambiamento che continuano ad interessare l’intera città, di cui essa rimane il cuore, ferito sì, ma ancora flebilmente pulsante.

Con la produzione del film di Lenz, il Goethe-Institut Palermo diretto da Heidi Sciacchitano testimonia ancora una volta la propria forte vocazione cinematografica e l’attenzione al tema della città. “Vucciria” rientra nel progetto triennale del Goethe-Institut Omniapolis, dove la città come simbolo e luogo di mutamenti epocali è il filo conduttore di numerose iniziative, occasioni di dibattito e confronto sulle forme del vivere presente e sulle prospettive della convivenza futura. Scopo del progetto è quello di capire quali siano le forme espressive che le città concedono ai propri cittadini, dando voce a coloro che attraverso diverse forme e tecniche artistiche riconquistano gli spazi (e i non-spazi) pubblici, da tempo ormai scomparsi.

A parte la serata di presentazione ch eha visto il conema traboccare di spettatori, il gilm è stato poi dimenticato o ignorato dai palermitani e dai media locali. Noi della Trazzera lo abbiamo visto e ne siamo rimasti incantati. UN VERO PALERMITANO NON PUO' NON VEDERLO

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