domenica 20 aprile 2008

Elan e il cigno

Puerto Madrin, agosto 2006

Anna ci narra di un re vissuto su un’isola lontana che voleva uccidere il proprio figlio Elan poiché una profezia gli aveva detto che Elan lo avrebbe fottuto e sarebbe diventato re al posto suo. Elan venne a sapere tutto da qualche muffuto e si mise alla ricerca di un posto lontano dove il padre non l’avrebbe mai cercato. Gli dissero che il posto c’era. Era una terra fredda e brulla. Una terra di merda: la Patagonia. Allora Elan si rivolse agli uccelli (!?). Un cigno, un fenicottero e uno struzzo. Ma di questi solo il cigno lo aiutò. E lo portò nella terra di merda. E allora, per punizione, il fenicottero divenne rosa e lo struzzo non volò mai più. Ma perché? Mah!
Il gruppo si ribella e mette in dubbio la veridicità di questa leggenda nel senso che pensa che se la sia inventata lei, la guida. Per i seguenti motivi: 1. la profezia è una profezia di minchia perché da che mondo è mondo tutti i figli di re prendono il posto dei padri alla morte di questi 2. Il re è un babbeo perché eliminando il figlio consegnerà il trono ad un estraneo. 3. Elan è un cretino perché fuggendo in un posto di merda dà corso, in anticipo, alla profezia e si rovina l’esistenza per sempre. 4. Le punizioni agli uccelli sono di senza senso alcuno perché, ad esempio, il fenicottero, fattosi rosa, è diventato l’uccello più bello del mondo. 5. Il cigno è l’unico uccello che doveva essere punito visto che ha portato Elan in un posto di merda con tanti posti belli che ci sono al mondo.
Anna non molla, ma cambia argomento e ci narra di altre leggende patagoniche. Inventate. Sta cedendo. Ma sa combattere. Ci racconta, per esempio, che il nome Patagonia deriva dall’esploratore Pigafetta che, vedendo questi omoni enormi, li associò ad un personaggio di un libro che aveva letto solo lei (cioè Anna). Questo personaggio si chiamava Patagon perché aveva i piedi grossi. Può essere mai??

Dal “viaggio in Patagonia” di Valeria y sus amigos

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