giovedì 18 giugno 2015

Franceschino e il Lupo


... a sergio

Nei monti delle Madonie, in una casetta nel fitto del bosco, abita un certo Franceschino: alto biondo e allampanato, ha sempre l'aria di uno che si è appena  svegliato ......
Per il resto, una personcina molto perbene

Come fan molti, decide di prendere un animale domestico.
Però..: ma quale cane, nooo!, ma quale gatto...noooo!, non un uccellino né un pappagallo.....
Si pigghiò un lupo, VERO!!, un lupo cecoslovacco !!!!!!!

L'animale, fin da cucciolissimo, mostra le sue tipicità: nonostante la recinzione del giardino, scappa spesso e volentieri, forma un branco di cani, dotati di padroni ma anche randagi, che protegge e domina
Oltre a ciò, attacca e uccide chiunque gli si oppone (umani no, per fortuna!)

Un bel/anzi brutto giorno dello scorso autunno, il lupo ormai adulto, esce e non fa ritorno
Passano i giorni, il povero Franceschino lo cerca dappertutto, disperato, senza successo; affigge volantini e pizzini  (innocenti...) ovunque: pali della luce, alberi, bar e trattorie e ristoranti, persino in tutti i paesi limitrofi, indicando il nr. di cellulare e promettendo una ricompensa a chiunque fornisca notizie utili al ritrovamento dell' animale

Orbene, anzi ormale, noi amici iniziamo a  preoccuparci:  sono giorni che del lupo non vi è traccia e sapendolo solo, e affamato!,  temiamo che possa attaccare armenti vari: capre o pecore o vacche
La legge dei "vestiamari" (=allevatori di bestiame) è durissima: non c'è scampo né salvezza per chi attacchi il bestiame.
Morte certa! Perché una pecora, o una capra, per non dire poi una vacca, valgono molto ma molto ma molto di più di un cane!

Ordunque, il povero Franceschino ha quasi perso le speranze  finché...... 
Un giorno sente abbaiare insistentemente al cancello: è uno dei randagi del "branco"
Il cane abbaia e abbaia: Franceschino si decide a seguirlo
Percorrono poche decine di metri addentrandosi nel bosco e ...eccolo! Immobilizzato da una zampa bloccata in una tagliola, il lupo
Sta in silenzio. Lo sguardo selvaggio, nessun suono

Il lupo non attacca l'uomo dove trova facilmente da mangiare. Nel Parco delle Madonie c'è cacciagione in abbondanza. E avendo l'istinto  "fin da cucciolissimo",  non ha avuto paura di nulla.
Ma, come tutti gli animali "osservati dall'uomo", finisce nella trappola assassina. 
E' la legge dell'istinto condizionato: come mai non ci sono finiti i cani suoi amici? 
Comunque si è salvato, il suo padrone è stato fortunato ad avere riconosciuto l'abbaiare dell'amico randagio.

Morale: la zampa in cancrena viene amputata, il povero lupo ora va in giro su tre zampe: però vive!

Lo incontriamo a mare
Franceschino si avvicina,  l'animale al guinzaglio
Prendo la mia cucciola barboncina in braccio
Sotto le dita sento i battiti accelerati del cuoricino, tesa come una corda,  immobile: intanto si fissano a lungo negli occhi
Impaurita, forse; forse attratta dal lupo a tre zampe.

Istinti a doppia opportunità: bene e male danno risultati a volte stupefacenti. 

Poi si allontanano, il lupo a tre zampe e il padrone allampanato e insonnolito


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Una fiaba poetica e dal sapore antico. Brava oscuria. Bacino

MONreal ha detto...

Ma se Franceschino avesse avuto una testa più consona a quella del lupo cecoslovacco, forse la quarta zampa sarebbe ancora viva.....

Anonimo ha detto...

Si, una bella storia; noncurante della cronaca fedele degli avvenimenti, come si addice alle novelle morali dal significato un po' misterico dedicato agli adepti, della serie "chi ha orecchie per intendere..intenda!". Coerentemente allo stile di "Oscuria"
Il silenzio del Lupo, la solitudine delle cinque notti nel bosco, la sofferenza di un cappio inesorabile attorno al collo ed alla gamba, la carne violata, la lontananza dalla salvezza tanto vicina quanto improbabile, l'ineluttabilità di un destino eroico/tragico (Achille) già segnato alla nascita, il duro prezzo da pagare per la rinascita, la risalita e la luce.. l'immutata (la rinnovata) bellezza che lo proietta nel mito non ostante l'amputazione (Ettore?). In tutto questo l'immancabile deus ex machina : il suo compagno di avventure , quel "Nero" cane , saggio ,randagio, che l'accompagna (Virgilio?)nella discesa agli inferi che il destino bizzarro e volubile trasforma in strumento di salvezza!
Troppo? forse , ma mi sono divertito a leggerla così !
Ultimo mistero! ma chi , in particolare "deve avere orecchie" per intendere?
Un indizio: ..."sergio" misterioso destinatario!
"sergio" .. il cuore della cagnetta trepidante batte all'impazzata irresistibilmente attratta dal lupo "monco"(che belle quelle cicatrici!!), trattenuta a stento dalle mani di una padrona che partecipe dell'emozione, a stento, resiste alla tentazione di mollare la presa (gli ormeggi), "….sergio…molla la presa (gli ormeggi)! Di allampanato e sonnolento ce ne basta uno ; quel “Franceschino" inconsapevole strumento di un destino che sembra non appartenergli! Istinti a doppia opportunità ( dei permettendo!!)
Luglio 2015

Oscuria ha detto...

Brava/a, sono contenta che hai letto i miei pezzi
E mi diverte molto che, come un arcobaleno, li lasci sorvolare il pezzo, illuminando.
Oppure, prisma-lente, proposta attraverso cui "ri-vederli"

Epperò, non ci sono nessi voluti tout court tra questo racconto e i precedenti.
Ma non si sa mai: la mente umana...forse il mio inconscio inconsapevole, il labirinto imperscrutabile del sentiero del pensiero

Peccato in "anonimo"...pazienza
Chiudo con Herman Melville, scrittore di cui detesto Moby Dick: rimando il perché ad un pezzo futuro

Amo molto quando scrive:
" Giochiamo con il cuore di colui che ci legge, perché se non sente nulla, allora ci avrà letto invano."