domenica 26 luglio 2009

petru fudduni


In questi giorni di caldo, "sbisitavu" e stamattina mi sono tutta intillicchiata con un tailleur rosso, che devo dire mi fa fiura addosso.

Trattandosi di un colore che attira molto l'attenzione, i miei colleghi mi hanno detto di tutto: the woman in red, rosso contro la maaria, di russu va vistuta l'ignuranza e qui il motivo per cui sto scrivendo..... l'espressione "di russo va vistuta l'ignoranza" sembrerebbe legata ad una delle tante storie che vedono protagonista Petru Fudduni, noto personaggio siciliano un po' filosofo, un po' letterato, un po' scienziato ma povero a tal punto che per rifocillarsi mendica e chiede l'elemosina.

Petru Fudduni mendicava spesso sotto il Palazzo Arcivescovile della sua docesi; un giorno il povero Petru che aveva molto appetito chiese a sua Eminenza se poteva favorirgli qualcosa affinché potesse sfamarsi, l’arcivescovo gli disse: “Povira e minnica è la scienza” e gli diede un pezzo di pane, il nostro filosofo rispose: “eh cara Eminenza veru è, ma avi a sapiri ca di russo va vistuta l’ignoranza”.Così mio padre racconta….

antonella gullo


Di Pietro detto Fudduni si sa ben poco di vero e reale, finanche la sua nascita non è certa, probabilmente nell’ultimo ventennio del sedicesimo secolo. La sua storia si circonda delle credenze popolari e degli aneddoti degli uomini che onorando la sua capacità poetica e di illustre rimatore lo diffusero in numerosi luoghi e in singolare sfide poetiche e racconti saggi. Petru Fudduni, che italianizzato divenne Pietro Fullone, fu un grande poeta dialettale, con straordinaria prontezza di lingua e doti elevate di liricità.

Di mestiere era certamente uno spaccapietre, duro lavoro che trasfuse egregiamente nella sua rima tagliente e pesante. Rinomati inoltre i suoi tenzoni con poeti siciliani del tempo, in sfide rimate e pungenti che non risparmiavano nessuno. Ebbe però cattiva sorte solo a Mineo che si dice sia la patria della poesia avendo ricevuto giusta risposta da un contadino locale. La sua poesia era ispirata dalla fame, dalla miseria, dai rancori nei confronti dei potenti. Ma è innegabile il profondo spirito religioso che permea spesso le sue rime. Una religiosità in cui vibra il mistero divino, in cui si percepisce l’amore di Dio e il sacrificio del suo Figlio fattori congiunti di una vicenda per l’uomo.

E anche nelle rime religiose lo stile di Fudduni cambia, diviene molto più colto, con virtuosismi barocchi che fanno dubitare anche sulla credibilità della sua produzione. Nominato e preso ad esempio dal popolo Petru Fudduni visse fino al 1670, morendo a Palermo circondato dalla stima dei letterati e del popolo.

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