Palermo è una città ricca di
storia , di fascino, di folkore e di cultura. La storia è quella che è. Anzi è
quella che è stata, non scalfibile come il diamante; il fascino resiste: ogni angolo
della città ne dispensa oggettivamente e
soggettivamente; il folklore incalza e stordisce il visitatore.
E la cultura?
La cultura invece soffre e si esaurisce ogni anno sempre di più. La cultura di
una città è come una pianta perenne. E’ li pronta ad accompagnarti per sempre, ma ad una
condizione: la devi curare, innaffiare, accudire.
Palermo, purtroppo, perde ogni
anno foglie e rami della sua pianta perenne. La cultura a Palermo si spegne
lentamente. E una dei sue utlime foglie avvizzite è la Società Siciliana per la Storia Patria che ha definitivamente interrotto
le sue attività lo scorso ottobre per
mancanza di fondi
Una storia che è iniziata
nel 1873 anno in cui fu firmato lo statuto da celebri soci fondatori fra
i quali ricordiamo Isidoro La Lumia, storico, Giuseppe De
Spuches, noto grecista, Raffaele Starrabba, paleografo,Luigi Sampolo e tanti
altri i cui nomi sono noti a tutti i palermitani (anche i meno colti) non fosse altro per le trafficate vie ad essi dedicate.
Della sua storia, dei suoi successi e del suo triste declino
ci ha parlato Laura Fatta del Bosco, ultima illustre
bibliotecaria, per amore della cultura e per passione.
Laura ci ospita nella accogliente casa
in Largo degli Abeti a Palermo. Con lei un caro amico, Federico, suo figlio, nonchè estroso e consigliabile compagno di viaggi. E’ lui che ha organizzato l’incontro per gli
amici della Trazzera.
La storia d Laura comincia dalla fine: non ci sono più soldi per mandare avanti la struttura. Ma di soldi, in effetti, ne servirebbero pochi. Appena quelli necessari per il
modesto salario di 4 dipendenti (ora disoccupati) , per le pulizie e per le utenze quali luce,
acqua e telefono. In verità servirebbero anche quelli per il costoso e laborioso restauro dei libri, ma tenere aperto il museo-biblioteca era ed è la priorità.
Laura offriva gratuitamente il suo servizio all’interno della struttura da 27 anni svolgendo l'impegnativo compito di bibliotecaria e dedicandosi con passione e competenza alla cura ed all'arricchimento della imponente raccolta di volumi preziosissimi alcuni dei quali risalenti al XVI secolo.
La società aveva (ed ha)
sede presso l’ex convento di S Domenico adiacente la monumentale ed omonima
Chiesa che fronteggia la piazza da cui, tra l’altro, si apre la via che porta allo storico
mercato della Vucciria.
Laura ci racconta che l’enorme mole di testi accumulati
nei 140 anni di vita della Società erano frutto di intensi scambi con le più
prestigiose biblioteche di tutto il mondo nonché dono di illustri e facoltosi appassionati. A volte era pure necessario utilizzare le quote dei soci per acquistare libri indispensabili , unici , storici appunto!
la Biblioteca della Societa per la Storia Patria |
Niente vistosi decolté, niente cibi o bevande durante le consultazioni. E silenzio assoluto per il rispetto dovuto agli altri frequentatori della biblioteca. La concentrazione, il decoro del
luogo e la salute dei testi prevalevano su qualsiasi forma di irriverente
libertà di usi e costumi. Le incomprensioni che nascevano , Laura riusciva poi
a trasformarle in reciproca stima e sincero rispetto per il luogo e per la cultura.
Ma la storia potrebbe non essere
conclusa. Laura spera nella rinascita della gloriosa Società. Un magnate,
una istituzione pubblica, un semplice palermitano affetto da sano filantropismo potrebbe ancora, e con poco, ridare acqua
alla pianta appassita.
Ma se ciò non dovesse avvenire nel breve periodo, il
timore è che qualcuno potrebbe approfittare dell’abbandono e dell’oblio per
impossessarsi dei tesori (in)custoditi.
E' questa la più grande paura della signora Fatta del Bosco bibliotecaria della Società Siciliana per la Storia Patria.
Prima di salutarci, Laura ci dà
quindi appuntamento per la prossima riapertura. E noi non vediamo l'ora!
pippo vinci